Talks³: il primo talk in Italia interamente dedicato al 3D!

Nel panorama degli eventi dedicati all’innovazione, mancava uno spazio in cui la tecnologia 3D fosse protagonista. Con questa conferenza abbiamo cercato di dare spazio a una dimensione capace di unire comunicazione, industria, formazione e cultura e mostrare come il 3D stia trasformando il modo in cui comprendiamo e viviamo i contenuti digitali.

Come mai abbiamo fatto questa conferenza?

Insieme a Search On Media Group, abbiamo organizzato un evento durante la Bologna Tech Week, ospitato negli spazi di DumBO. Nella costruzione di questo talk abbiamo cercato di far emergere una domanda che ci poniamo da tempo nel nostro studio, sia come designer che come utenti, diventata centrale negli ultimi anni: qual è l’ultima esperienza digitale che ricordi?

La verità è che la maggior parte dei contenuti online che osserviamo ogni giorno non riesce a “bucare lo schermo”. Ma esistono momenti in cui accade qualcosa di diverso: un’immagine rimane impressa, uno spazio ti coinvolge, un gesto digitale che ti trasforma da spettatore passivo a parte attiva.

Questo accade quando entra in gioco il 3D.

Quattro speech per mostrare il 3D da più prospettive

Ogni intervento ha approfondito un settore diverso, mostrando cosa significa progettare un’esperienza con questa tecnologia.

  • Emiliano Sagnotti di Bluemotion 3D ha parlato del settore medico, mostrando come le animazioni 3D possano spiegare concetti medici complessi con rigore e immediatezza.

  • Giorgio Nepa di Icona Acty ha illustrato come la AR e VR semplificano processi industriali complessi, rendendo intuitive attività tecniche.

  • Samuele Spotti di Daedalus XR ha spiegato tramite il caso studio di Aquaponic Design, azienda che progetta serre idroponiche, come si dà vita a un training immersivo in VR.

  • Dario Ghiggi di Ispira ha raccontato come i virtual tour e le ricostruzioni 3D delle opere stanno ampliando l’accessibilità in campo culturale.
Dall’esperienza alla comprensione

Dai talk delle realtà presenti è emerso con più chiarezza che il 3D è più di un gadget estetico:

  • è uno strumento di scelta per chi acquista, perché permette di valutare prodotti, varianti e contesti in modo immediato;

  • è uno strumento di comprensione per chi studia, soprattutto in ambito medico e divulgativo;

  • è uno strumento di sicurezza per chi opera in contesti industriali complessi;

  • è uno strumento di accessibilità per chi visita spazi culturali e creativi.

Detta in altre parole, è ciò che ti fa dire: “Adesso ho capito.” Perché il 3D restituisce profondità all’esperienza digitale.

Com'è andato il primo Talk sulla tecnologia 3D?

La prima edizione di Talks³ ha dimostrato che la tecnologia 3D è un linguaggio trasversale che sta cambiando come progettiamo prodotti, studiamo, comunichiamo e viviamo gli spazi. Abbiamo messo attorno allo stesso tavolo professionisti che usano il 3D in modi molto diversi, e il dialogo che ne è nato ha confermato la forza di questa tecnologia: entrare e vivere un pezzo di mondo, invece di guardarlo da lontano.

Questo è stato il primo passo per dare vita a una community curiosa, concreta e pronta a usare il 3D per creare nuove opportunità.